Il Pizzo
MODICA raccontata da
Ottavia Ciavorella e Graziana Lo Castro
Cosa vedere oltre al percorso Le Vie dell'immaginario
Convento dei Padri Mercedari
Iniziamo il nostro viaggio visitando il Convento dei Padri Mercenari dopo aver attraversato Corso Umberto. Edificato nel XVIII secolo, fu anche adibito ad ospizio per malati di peste; attualmente ospita la biblioteca comunale e dal 1978 Museo ibleo delle arti e tradizioni popolari.
Chiesa della Madonna delle Grazie
Annessa al convento, ma di più antica costruzione, è la Chiesa della Madonna delle Grazie, edificata in seguito al ritrovamento nel 1615, tra rovi misteriosamente in fiamme, di un'immagine di Madonna con bambino dipinta su una tavola d'ardesia ed ora custodita sull'altare maggiore. La costruzione della chiesa si deve all'architetto siracusano Vincenzo Mirabella, che per morte prematura nel 1624 lasciò la fabbrica in parte incompiuta. L'aspetto attuale è il risultato di lavori di restauro del '900. Da notare la facciata riccamente decorata ed il portale d'ingresso, sovrastato da una delle poche rappresentazioni iconografiche in sito dello stemma dell'antica contea di Modica.
Chiesa del Carmine
Proseguendo verso Largo Matteotti arriviamo alla Chiesa del Carmine, edificata nel XIV sotto l'influenza dei Chiaramonte, ma ricostruita dopo il sisma del 1693. Della struttura preesistente rimangono il bel portale ad arco acuto ed il rosone che lo sormonta. L'interno a navata unica ospita al secondo altare di sinistra un bel gruppo marmoreo cinquecentesco, "L'annunciazione" di Antonello Gagini (1528-30) e l'altare maggiore in legno e stucchi in rilievo.
Chiesa di Santa Maria di Betlem
Struttura quattrocentesca riedificata dopo il famoso sisma del 1693. In fondo alla navata destra è la Cappella del Sacramento, splendido esempio di architettura tardo gotica rinascimentale del XV- XVI secolo; sull'altare una cinquecentesca Madonna in trono con bambino in pietra dipinta. Nella navata sinistra è ubicato un pregevole presepe in terracotta del 1882 realizzato da artisti di Caltagirone, composto da 60 statue in terracotta dipinta e raffiguranti personaggi in costume popolari.
Chiesa di San Pietro
La chiesa già esistente nel XIV secolo e distrutta dal sisma del 1693, domina l'abitato di Modica bassa ed il corso Umberto, grazie alla preziosa facciata ed alla scenografica scalinata dove sono collocate le statue con i dodici apostoli. Nel primo ordine della facciata i tre portali danno accesso alle rispettive navate interne, e sono sormontati da cornicioni spezzati ed affiancati da paraste in bugnato; il secondo ordine architettonico realizzato intorno al 1760 ha invece maggiore movimento e decorazione rococò espressa nella caratteristica tecnica delle maestranze locali che alla componente architettonica affiancavano una peculiare lavorazione della pietra. L'interno ospita un ciclo di affreschi dell'antico testamento nella navata centrale (G.B Ragazzi 1760-1780), e sul quarto altare della navata destra la "Madonna di Trapani" scultura tardo rinascimentale; ricordiamo sulla stessa navata al penultimo altare il gruppo scultoreo di San Pietro ed il paralitico, opera policroma di Paolo Civiletti del 1893.
Chiesa rupestre di San Nicolò inferiore
Scoperta nel 1987 con una serie di pitture tardo bizantine e normanne del XIII e XIV secolo. La struttura architettonica è ancora più antica, dalle fondazioni si presume possa essere datata tra XI e XII secolo. E' costituita da un aula destinata ai fedeli, dal presbiterio, e da un'abside rialzata con caratteristiche tipiche dell'architettura normanna.
Duomo di San Giorgio
Ubicato in Modica alta, la sua struttura domina la scenografia e l'immagine dell'intera città, oltre ad essere una delle realizzazioni architettoniche di Rosario Gagliardi. Inaugurato nel 1738 nello stesso sito dove era stato già costruito da Ruggero il normanno nel XII secolo, poi distrutto e riedificato, il Duomo ha una caratteristica facciata a torre, che si slancia nelle sue forme convesse sulla scalinata di 250 scalini (completata nel 1818), realizzando perfettamente la fusione tra architettura e paesaggio, essenza della ricerca barocca verso lo spazio. L'interno a cinque navate, presenta un interessante transetto con cappelle in serie (retaggio dell'architettura normanna) e cupola, ed ha interessanti testimonianze artistiche. Sull'altare maggiore vi è un polittico attribuito a Bernardino Niger (1573), alla sua sinistra la cappella della Madonna della neve con l'omonima statua (1510). Nell'estrema navata destra, al secondo altare "Assunta" di Filippo Paladini, esempio di pittura barocca firmata e datata 1610. Ricordiamo anche l'urna reliquiaria di San Giorgio del XIV e XVIII secolo.
Curiosità su MODICA
​Modica è famosa per il suo barocco, il suo cioccolato e la sua storia, ma ci sono anche tante curiosità che la rendono unica e interessante. Eccone alcune:
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Modica è la città dei ponti: un tempo, infatti, la città era attraversata da un fiume che divideva i quartieri in due parti. Per collegarli, furono costruiti ben 17 ponti, alcuni dei quali ancora visibili oggi. Il più antico è il Ponte Vecchio, che risale al XV secolo e si trova nel quartiere di Cartellone.
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Modica è la città natale di Salvatore Quasimodo: il celebre poeta e premio Nobel per la letteratura nel 1959 nacque a Modica nel 1901, in una casa vicino alla chiesa di San Giovanni Evangelista. Qui trascorse i primi anni della sua vita, prima di trasferirsi a Messina. A Modica gli è dedicato un museo, che ospita alcuni suoi manoscritti, fotografie e oggetti personali.
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Modica è la città del cioccolato più antico d’Europa: la tradizione del cioccolato modicano risale al XVI secolo, quando gli spagnoli portarono in Sicilia i semi di cacao dal Messico. Il cioccolato modicano si produce ancora oggi con il metodo azteco, che prevede una lavorazione a freddo senza l’aggiunta di burro di cacao. Il risultato è un cioccolato granuloso e aromatizzato con spezie come cannella, vaniglia e peperoncino.
What to see in addition to the path "Le Vie dell'immaginario"
Convent of the Mercedari Fathers
We begin our journey by visiting the Convent of the Mercenary Fathers after crossing Corso Umberto. Built in the eighteenth century, it was also used as a hospice for plague patients; currently houses the municipal library and since 1978 Ibleo Museum of arts and folk traditions.
Church of the Madonna delle Grazie
Attached to the convent, but of older construction, is the Church of the Madonna delle Grazie, built following the discovery in 1615, among thorns mysteriously burning, an image of the Madonna with child painted on a slate and now kept on the high altar. The construction of the church is due to the Syracusan architect Vincenzo Mirabella, who, due to his premature death in 1624, left the factory partly unfinished. The current appearance is the result of restoration works of the '900. Note the richly decorated facade and the entrance portal, dominated by one of the few iconographic representations on the site of the coat of arms of the ancient county of Modica.
Churchof the Carmine
Continuing towards Largo Matteotti we arrive at the Church of the Carmine, built in the fourteenth under the influence of the Chiaramonte, but rebuilt after the earthquake of 1693. Of the pre-existing structure remain the beautiful portal with an acute arch and the rose window that surmounts it. The interior has a single nave on the second altar on the left a beautiful marble group sixteenth, "The Annunciation" by Antonello Gagini (1528-30) and the high altar in wood and stucco relief.
Church of Santa Maria of Betlem
Fifteenth-century structure rebuilt after the famous earthquake of 1693. At the bottom of the right aisle is the Chapel of the Sacrament, a splendid example of late Gothic Renaissance architecture of the fifteenthsixteenth century; on the altar a sixteenth-century Madonna enthroned with child painted stone. In the left aisle there is a valuable terracotta crib of 1882 made by artists of Caltagirone, consisting of 60 statues in painted terracotta and depicting characters in popular costumes.
Church of San Pietro
The church already existing in the fourteenth century and destroyed by the earthquake of 1693, dominates the town of Modica Bassa and Corso Umberto, thanks to the precious facade and the spectacular staircase where the statues with the twelve apostles are located. In the first order of the facade the three portals give access to the respective internal naves, and are surmounted by broken cornices and flanked by ashlar pilasters; the second architectural order built around 1760 has more movement and Rococo decoration expressed in the technical characteristic of the local workers that the architectural component was accompanied by a peculiar stone processing. The interior houses a cycle of Old Testament frescoes in the central nave (G.B Ragazzi 1760-1780), and on the fourth altar of the right aisle the "Madonna di Trapani" late Renaissance sculpture; On the same aisle at the penultimate altar we recall the sculptural group of San Pietro and the paralytic, polychrome work of Paolo Civiletti of 1893.
Rock church of San Nicolò inferiore
Discovered in 1987 with a series of late Byzantine and Norman paintings from the 13th and 14th centuries. The architectural structure is even older, from the foundations it is assumed that it can be dated between the eleventh and twelfth centuries. It consists of a hall for the faithful, the presbytery, and a raised apse with typical features of Norman architecture.
Cathedral of San Giorgio
Located in Modica alta, its structure dominates the scenery and image of the entire city, as well as being one of the architectural achievements of Rosario Gagliardi. Inaugurated in 1738 on the same site where it was already built by Roger the Norman in the twelfth century, then destroyed and rebuilt, the Cathedral has a characteristic tower facade, which soars in its convex shapes on the 250 steps (completed in 1818)perfectly blending architecture and landscape, the essence of Baroque research into space. The interior has five naves, has an interesting transept with chapels in series (legacy of Norman architecture) and dome, and has interesting artistic evidence. On the high altar there is a polyptych attributed to Bernardino Niger (1573), on his left the chapel of the Madonna della neve with the homonymous statue (1510). In the far right aisle, at the second altar "Assunta" by Filippo Paladini, example of baroque painting signed and dated 1610. We also remember the reliquary urn of Saint George of the fourteenth and eighteenth centuries.
CURIOSITIES OF MODICA
Modica is famous for its baroque, its chocolate and its history, but there are also many curiosities that make it unique and interesting. Here are some:
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Modica is the city of bridges: once, in fact, the city was crossed by a river that divided the neighborhoods into two parts. To connect them, 17 bridges were built, some of which are still visible today. The oldest is the Ponte Vecchio, which dates back to the fifteenth century and is located in the district of Cartellone.
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Modica is the birthplace of Salvatore Quasimodo: the famous poet and Nobel Prize winner for literature in 1959 was born in Modica in 1901, in a house near the church of San Giovanni Evangelista. Here he spent the first years of his life, before moving to Messina. In Modica there's a museum dedicated to Quasimodo, which houses some of his manuscripts, photographs and personal items.
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Modica is the oldest city of chocolate in Europe: the tradition of Modican chocolate dates back to the sixteenth century, when the Spanish brought cocoa seeds from Mexico to Sicily. Modican chocolate is still produced today with the Aztec method, which involves cold processing without the addition of cocoa butter. The result is a grainy chocolate flavored with spices such as cinnamon, vanilla and chili.