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Modica
la Città della Pietra

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APPUNTI SU MODICA

 

Una leggenda narra che Modica sia stata fondata da Ercole. L’Eroe greco in una delle sue Fatiche, impossessatosi dei buoi rossi del gigante Gerione, li portò in Sicilia. Tuttavia, nell’Isola gli furono rubati. Venne in suo aiuto una donna, che gli indicò tre possibili siti dove trovarli. Ed in effetti li ritrovò. Per onorare l’aiuto della mitica ragazza, nei tre luoghi vi fondò una città, dal nome Mozia. La leggenda era così conosciuta, che ancora nell’Ottocento veniva chiamata “La Città di Ercole”.

Abbiamo testimonianza dei primi abitanti del sito Di Modica a partire dal periodo eneolitico, circa dal 3.200 al 2.200 a.C.

Secondo gli storici Ellanico e Filisto, i Siculi si insediarono nella zona 80 anni prima della guerra di Troia, cioè verso il 1360 a.C., La data della fondazione non viene, però, confermata dallo storico greco Tucidide, che la colloca a 300 anni prima dell’arrivo dei greci, quindi intorno al 1000 a.C. circa.

Oltre alla presenza dei Siculi e dei Greci, vi sarebbe stata nei pressi di Modica anche una piccola comunità fenicia di commercianti. Ad attestarlo è Placido Carrafa, storico locale del Seicento, che segnalò (nel 1653) anche la presenza di un tempio del Sole, divinità dai Fenici, prospicente il Castello modicano. Successivamente il tempio sarebbe stato demolito da un governatore della contea.

L'antica Contea fu fondata il 23 Marzo 1296 e estendeva ii suo potere su vaste zone dell'isola, spingendosi fino ad Alcamo, Caccamo e Calatafimi, ossia un quarto del territorio siciliano. La Contea ebbe nell'isola, a metà del secondo millennio, un'indiscussa potenza politica ed economica ed esercitò un potere così vasto per cui la cittadina era considerata un uno Stato nello Stato, "regnum in regno". Il Sovrano non contava, il Conte sì. E batteva anche moneta e teneva Gran Corte Criminale, per cui era padrone assoluto dei suoi sudditi. Ma i Conti di Modica furono, in genere, illuminati e capaci, soprattutto quelli a metà del millennio. Ed è da questo passato illustre che numerose iniziative traggono linfa per inserirsi in modo convincente nel futuro.

La città si arrampica sui costoni e raggiunge il vertice del castello. Oltre il maniero, la parte alta della città, le grande distese di terreni per cui la Contea andava fiera della sua agricoltura, in quelle vaste aree dove un geometrico disegno di muretti a secco, frutto di di un processo di divisione delle proprietà nato tra il XV e XVI secolo costituisce, unitamente ai grandi alberi di carrubo, uno degli aspetti più affascinanti del territorio.

Un grande terremoto del 1693 che distrusse gran parte della Sicilia orientale e infierì particolarmente su Modica: la ricostruzione edilizia avvenne subito con grande e generoso impegno.

Agli inizi del '800 la Contea perde il suo rango e il suo titolo passa al Regno delle Due Sicilie.

NOTES ABOUT MODICA

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Legend has it that Modica was founded by Hercules. The Greek Hero, in one of his Labours, took possession of the giant Gerione’s red oxen and took them to Sicily. However, they were stolen from him on the island. A woman came to his aid, who pointed out three possible sites where to find them. And in fact, she found them. To honor the help of the mythical girl, in the three places she founded a city, named Motya. The legend was so well known, that still in the nineteenth century it was called "The City of Hercules". According to the historians Ellanico and Filisto, the Sicels settled in the area 80 years before the Trojan War, that is around 1360 B.C. We have evidence of the first inhabitants of the site of Modica from the Eneolithic period, about 3,200 to 2,200 B.C., The date of the foundation is not, however, confirmed by the Greek historian Thucydides, which places it at 300 years before the arrival of the Greeks, then around 1000 B.C. approximately. In addition to the presence of the Sicels and the Greeks, there was also a small Phoenician community of traders near Modica. This is attested by Placido Carrafa, a local historian of the seventeenth century, who reported (in 1653) the presence of a temple of the Sun, deities from the Phoenicians, overlooking the Modican Castle. The temple was later demolished by a county governor. The ancient County was founded on March 23, 1296 and extended its power over vast areas of the island, going as far as Alcamo, Caccamo and Calatafimi, that is a quarter of the Sicilian territory. The County had in the island, in the middle of the second millennium, an undisputed political and economic power and exercised such a vast power that the town was considered a state in the state, "regnum in regno". The Sovereign did not count, the Count did. And he also minted money and held the Grand Criminal Court, so he was the absolute master of his subjects. But the Counts of Modica were generally enlightened and capable, especially those in the middle of the millennium. And it is from this illustrious past that numerous initiatives draw the sap to fit convincingly into the future. The city climbs on the ridges and reaches the top of the castle. Beyond the manor, the upper part of the city, the great expanses of land for which the county was proud of its agriculture, in those vast areas where a geometric design of dry stone walls, The result of a process of division of property born between the fifteenth and sixteenth centuries is, together with large carob trees, one of the most fascinating aspects of the territory. A great earthquake of 1693 that destroyed much of eastern Sicily and particularly affected Modica: the reconstruction of the building took place immediately with great and generous commitment. In the early 1800s the County lost its rank and its title passed to the Kingdom of the Two Sicilies.

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